lunedì 30 settembre 2013

Un filo è un filo - Impariamo a filare con Deborah Gray










...Questo è lo stereotipo della parola "magliaia"!!!!!
 Se sopra le nostre teste, ogni volta che parliamo, apparissero dei fumetti, è questa l'immagine che vedrei quando alla domanda "che lavoro fai?" rispondo "La magliaia!" e poi silenzio...alcuni glissano lì il discorso, altri azzardano un "Ah!!! che romantico mestiere...ma ci vivi????", altri ancora sentenziano "ma ancora esiste questo mestiere!"
Sono felice di affermare che sì, il mestiere di magliaia esiste ancora e non solo ci vivo, ma è la mia vita. Ho sempre giocato con i fili da bambina; mi è sempre piaciuto attorcigliarli, intrecciarli, mescolarli e ogni volta quello che usciva fuori non era mai uguale a un altro e mi divertiva dargli forme e significati diversi.
Ormai adulta non mi sono accontentata più della matassa, sono voluta tornare ancora più indietro e mi sono detta: "perché non organizzare un corso di filatura?" e...no, non ho usato una "Deloren" modificata che mi facesse fare un salto nel passato, ma ho contattato Deborah Gray, una gentilissima, simpaticissima e professionale  insegnante scozzese di filatura. E' stata una delle mie idee migliori perché lei si è mostrata disponibile e così abbiamo concordato il fine settimana dedicato alla creazione del filo: 21 e 22 settembre.
Deborah è arrivata a L'Aquila il pomeriggio di giovedì  19 settembre, il tempo non era dei migliori e lei era stanchissima perciò l'ho lasciata riposare. Il giorno successivo, però, non ho resistito alla tentazione e le ho fatto fare un giro attraverso i paesi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga...prima tappa Santo Stefano di Sessanio. 


Girovagando tra i vicoletti del paese si fanno strani incontri....

....soprassediamo sul cono gelato al gusto ricotta-pera (buonissimo, per la cronaca!!!), ma la tisaneria  merita di essere mostrata:

e queste siamo io e Deborah

Seconda tappa Rocca Calascio


dove, oltre a camminare per le stradine del paese, abbiamo raccolto fiori di elicriso e parlato, parlato, parlato....
A sera siamo tornate a Ovindoli passando a casa della mia amica Valeria che mi ha lasciato un vello suicido di pecora con cui iniziare a fare il corso.
Sabato 21 settembre: arrivano le ragazze che faranno il corso con me: Patrizia da Treviso e Eleonora dalla provincia di Pescara...non vediamo l'ora di iniziare e dopo i saluti e un po' di chiacchiere si inizia!!!!!


...ed iniziamo dal vello di Portento


Togliamo le parti con il pelo inutilizzabile perché troppo corto e più sporco e dividiamo il rimanente che utilizzeremo per filare...


...si inizia col cardare (oltre il vello di Portento, cardiamo anche il vello di alcune razze di pecore e di alpaca che ha portato Deborah dalla Scozia)


una volta cardata la lana si presenta così!!!
Ora siamo proprio impazienti e non vediamo l'ora di iniziare a filare...ci spostiamo fuori dal mio laboratorio per goderci anche il sole settembrino (la moto sta a significare che il passato e il futuro convivono benissimo!!!!!)





Prima prova di filo!!!!!
La domenica pomeriggio ci siamo cimentate con la seta partendo da qui:



Infine, orgogliose e fiere, abbiamo mostrato il frutto del nostro lavoro...



Quando si fanno cose piacevoli il tempo passa sempre troppo in fretta...è tempo di saluti, ma ci ripromettiamo di vederci ancora l'anno prossimo, quando avremo avuto tutto il tempo per esercitarci e saremo pronte per un'altra avventura filosa.
Grazie Deborah, Eleonora e Patrizia per aver contribuito a realizzare un mio sogno.




2 commenti:

  1. Ciao Antonella, che bei momenti hai saputo inquadrare......sarà che io ho una passione per la lana ma trovo questo contatto molto rilassante.........ti ho inviato un SMS se non ti arriva mi puoi scrivere la tua mail, provo a scriverti io ....a presto.

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  2. Bellissimo reportage del corso di filatura. Complimenti! Ciao Franca

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