Il ricamo e la tessitura hanno da
sempre rappresentato arti manifatturiere legate al mondo femminile di tutti i
tempi. l filo unisce donne di tutto il mondo e diventa tradizione, cultura,
arte manuale, eredità che si trasmette di madre in figlia, di nonna in nipote.
Ricamare, tessere, intrecciare,
sono molto più che semplici pratiche ed attività femminili decorative; una
volta erano fonte di guadagno e sostentamento familiare e, da un certo punto di
vista, rispecchiano la necessità del raccontare e comunicare. Il filo, in
questo modo, diventa linguaggio!
Dal magico intreccio di filati colorati e
trame complicate si dà forma ad un tessuto che inizia a vivere; ogni punto,
ogni motivo, sembra dare inizio ad una storia. Storie di donne che in qualche
modo vogliono raccontarsi e raccontare. L’intreccio di fili è un libro da
scoprire e pagina dopo pagina si entra a far parte della storia di una
famiglia, di una comunità, di un territorio.
Ecco che l’arte di creare con i
fili diventa una sorta di “meditazione gestualizzata”.
Le origini delle arti legate al
filo risalgono al neolitico e da allora le ritroviamo in tutte le civiltà,
popoli e culture. Per un po’ abbiamo perso il bandolo della matassa presi come
siamo dalla fretta che ci impone il mercato, tuttavia c’è ancora speranza,
perché un po’ per bisogno di rallentare, un po’ per bisogno di ascoltare ed
essere ascoltati, queste arti stanno tornando nelle nostre case a tutto
beneficio della nostra anima.
Ne sono un esempio i “màndala” o “acchiappasogni”
come usavamo chiamarli da bambini.
Oggi sono diventati oltre che una forma di
meditazione anche vere e proprie opere d’arte.
La parola ha origini orientali e
vuol dire cerchio, ciclo, essenza.
Costruire un mandala rilassa, riduce
l’ansia, favorisce concentrazione, memoria e pazienza, conferisce benessere
individuale e relazionale, porta ad una maggiore accettazione di sé, aiuta a
trovare equilibrio, stimola forza ed energia, ci aiuta ad essere presenti nella
nostra quotidianità e goderci ogni istante della giornata; intenti a correre
dietro orologi che neanche ticchettano più dimentichiamo che la nostra vita la
costruiamo nel presente con le nostre scelte, le nostre azioni, i nostri
atteggiamenti.
In fondo è quello che hanno fatto sempre anche le nostre nonne,
pensiamo ai mitici quadrati all’uncinetto realizzati con i fili di altri lavori
disfatti o degli avanzi del telaio, chi non ha in casa coperte o plaid fatti
con queste piastrelle nere-gialle-rosse-verdi-blu, questo era il modo con cui
superavano il dolore, le atrocità della guerra, la lontananza del coniuge
all’estero per lavoro.
Tutto torna, è un cerchio, proprio come il mandala.
(Se voleste provare a costruirne uno, potrete farlo giovedì 25 luglio)