martedì 14 aprile 2020

...e mi mancate





Dal 21 febbraio scorso il mio laboratorio non si trova più sotto la torre dell'orologio! Sono scesa un po' di passi più giù ed ora fa bella mostra di sé nei locali dell'ex ufficio postale di Fontecchio in Piazza del Popolo.
E' uno spazio molto bello, intriso di storia e pezzi di vita del paese. Appartiene alla famiglia Civierio, me lo hanno messo a disposizione con la promessa di farlo tornare a vivere e ad essere di nuovo un punto di incontro tra persone, una sorta di fucina di idee per continuare a scrivere storie di un territorio che ha ancora molto da raccontare! 
  

Ah! e Julian Civierio per l'occasione mi ha anche regalato un video bellssimo che potete vedere qui 



Sul più bello dell'avventura de I Viaggi di Penelope, ci è piombata addosso niente di meno che una pandemia e così dall'8 marzo, come molte altre attività, sono stata costretta a tenere chiuso anche il mio laboratorio. Questo, comunque, non vuol dire che sono stata ferma. Per quanto possibile ho continuato a lavorare a casa, anzi ho approfittato di questo stato di fermo per apportare alcune modifiche ad dei progetti in corso e a crearne di nuovi come ad esempio questa tecnica di eco print su stoffa... che vi farò vedere nei prossimi post ;)


Poi dopo un mese di fermo, il 1° di aprile ho deciso di mettermi in gioco diversamente e ho iniziato con la mia prima diretta facebook... non vi dico l'emozione però ho rotto il ghiaccio e alcuni giorni dopo ci ho riprovato, ho parlato di scialli... però... però non è la stessa cosa!!!



... Mi mancate, mi mancano le chiacchiere, mi mancano i caffè sorseggiati insieme, mi mancano i sorrisi


...mi mancano i bambini che venivano al mio laboratorio e dopo aver gironzolato un po mi chiedevano "...ma che possiamo fare?", mi mancano le loro manine che intrecciano fili insieme a tutti i loro sogni e racconti estivi....



"Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa pioggia sottile come passa il dolore."

Così De André recita in una canzone, passerà come passa il dolore

"Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme
Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano
Cosa importa se sono caduto, se sono lontano
Perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
Perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole"









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