venerdì 21 aprile 2017

Il grano solina





Com'era prevedibile anche quest'anno Aprile ha voluto sconvolgere le stagioni e così, quando tutti gli alberi da frutto esplodevano di fiori e in giardino si respirava già il profumo dei lillà, ha iniziato a nevicare e lo ha fatto dopo le festività pasquali quando già avevamo in bocca il sapore delle fragole con la panna.
Io, meteoropatica all'ennesima potenza, per non farmi sopraffare dalla malinconia ho iniziato a cucinare. Avevo in dispensa della farina di farro e di solina prodotta "In Fattoria" dalla mia amica Cristina Caselli (http://www.turismoverdeabruzzo.it/aziende_associate/l_aquila/In_fattoria.html  ) , quali ingredienti migliori per farne pasta all'uovo da cuocere nella zuppa di lenticchie, patate e crema di zucca. Un modo come un altro per non pensare ai danni che il gelo e la neve hanno apportato alle mie povere piantine e per riscoprire sapori originali di cibi antichi.


Il grano solina, prodotto in Abruzzo fin dal 1500, è il così detto grano eroico perché si coltiva in altitudini da 750 mslm fino ai 1500 mslm. Uno dei motivi per cui il seme è arrivato fino ai giorni nostri è stata proprio la sua adattabilità. Pianta molto rustica, sopravvive ad ogni condizione meteo; viene seminata in terreni anche molto impervi all'inizio dell'autunno e si miete quasi a fine estate; ha una bassa percentuale di glutine rispetto al grano a cui siamo abituati e si presta molto bene alla produzione di pasta e pane rendendoli molto saporiti. Anticamente la farina del grano solina si utilizzava per "tagliare" le altre farine come farro, avena, mais aggiustandone il sapore.
Tornando alla mia pasta all'uovo, io l'ho tagliata con il farro; una parte l'ho messa nella zuppa, l'altra l'ho essiccata e messa sottovuoto per quando vado di fretta, ma ho voglia di sapore di montagna.
Certi alimenti è così che bisogna gustarli: come un calice di vino da meditazione. Non acquistiamoli per seguire mode che lasciano il tempo che trovano, acquistiamoli insieme alla storia di chi le coltiva e della terra che li ha custoditi, è questo il gusto aggiunto.
Che dirvi: buon appetito :)










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