C'era una volta, in un paese su di un monte arrampicato, tra gli alberi di un bosco incantato, un popolo di spiritelli chiamati Mazzamarelli.
Girovagavano indisturbati per le vie del paese perché erano invisibili all'occhio umano; la loro occupazione principale era fare dispetti a chiunque e dovunque.
Vivevano in un villaggio invisibile chiamato Ilodnivo, si espandeva per tutto il bosco che si trovava alla fine del paese e si rendeva visibile un solo giorno l'anno e soltanto per poche ore.
Il capo del villaggio si chiamava Ocram; viveva, dicono, in una casa ai piedi di un grande albero con sua moglie Aras e i loro due figli Onil e Aram.
Il grande saggio, che abitava pochi metri più a sud, si chiamava Oinotnanod, ma non era un grande saggio come tutti si aspettavano che fosse, era un Mazzamarello fuori dalle righe a metà tra grande saggio grande saggio e pazzerello pazzerello. Oinotnanod era anche il maestro del villaggio e, all'occorrenza, si improvvisava medico, ma anche veterinario.
E poi c'era il maniscalco, il droghiere, il domatore di cavalli, l'oste, il fannullone...., insomma era un villaggio molto popolato.
Di tanto in tanto ricevevano i loro amici di villaggi vicini e allora per gli umani erano proprio problemi perché insieme ne combinavano di tutti i colori.
Il loro passatempo preferito era, naturalmente, spaventare gli umani; tutti gli umani: grandi, piccoli, vecchi, giovani, donne, uomini...è per questo che erano così temuti.
Lo scherzo che facevano sempre era quello di battere con un bastone le mura delle abitazioni è per questo che gli umani hanno incominciato a chiamarli Mazzamarelli (Mazza=bastone, Marelli=muri-pareti).
Un giorno Onil e Aram erano più annoiati del solito, le temperature si erano abbassate, il cielo era nuvoloso e il bosco si stava preparando all'inverno, però c'erano ancora alcune greggi al pascolo e gli parve una buona idea infastidire il pastore: incominciarono col nascondergli la bisaccia con il pranzo, poi si misero a spaventare i cani pastore e sparpagliarono le pecore a destra e a manca. Il pastore disperato, pensando che il gregge fosse vittima di un maleficio, corse via e si chiuse a chiave dentro casa. Onil e Aram non si persero d'animo e si misero a bussare insistentemente alla porta, alle finestre, alle pareti, poi, all'improvviso, silenzio assoluto.....
Cos'era successo???
FINE PRIMA PARTE