martedì 12 giugno 2018

Pane burro e marmellata





Ciliegie! Quando ero piccola (il secolo scorso ormai) adoravo il mese di giugno per due motivi in particolare: si chiudeva la scuola e si maturavano le ciliegie; nessuno al mondo era più felice di me.


Ad un campo vicino casa c'erano due alberi secolari di ciliegio, luogo di riunione di noi bambini. In primavera ci andavamo per godere del profumo dei fiori e all'inizio dell'estate per fare enormi e leggendarie scorpacciate di frutti. I ragazzi più grandi si arrampicavano fin su in cima per raccogliere quelli più maturi che poi  mangiavamo tutti insieme sdraiati sul prato. Roba da preistoria... se lo raccontassimo ai bambini di oggi ci prenderebbero per matti! Insomma, le ciliegie si comprano al supermercato, mica sopra gli alberi!


Adesso sono grande, ho un'altra casa, tante cose sono cambiate, ma in giardino ho un albero di ciliegio che continua a regalarmi frutti a volontà (stagione permettendo ovviamente) e io, facile preda di attacchi di "nonnapaperite", di certo non le lascio tutte agli uccellini che gli svolazzano intorno!



Sciroppate, con il brandy, centrifugate e soprattutto... marmellata!!


Pane, burro e marmellata... la mia merenda preferita, accompagnata dal succo di ciliegia era il massimo. No, scusate, il massimo era mangiarlo insieme ai miei amici nel nostro rifugio segreto.


Il fatto che sia cresciuta non vuol dire privarmi di questo piccolo piacere.


Dopo tutto quale occasione migliore per staccare  la spina e concedermi una pausa, tanto per riordinare le idee e fare spazio a nuovo progetti!.



 Così siamo cresciute, tu e io, simili a due ciliege, nate in coppia, che sembrano divise sui due gambi, ma nella divisione sono unite; due belle coccole su un solo stelo.
William Shakespeare, "Sogno di una notte di mezza estate"









venerdì 1 giugno 2018

Mandorle verdi sott'olio




Mandorle verdi, chi non le ha tra i ricordi?
E' sempre stato il primo frutto fresco dell'anno. Come dicevano gli anziani, profondi scrigni di saggezza, i mandorli fiorivano una luna prima di tutti gli altri alberi; mai hanno resistito al primo tiepido sole di febbraio e, incuranti delle raccomandazioni di  Madre Natura, iniziano a riempirsi di fiori bianchi e rosa e a colorare paesaggi facendoci sognare la primavera.

(Foto dal web)

"Ci vorrebbe una panchina sotto il mandorlo,
e qualcosa da non dimenticare"



Ma torniamo a noi!
Mandorle verdi, dicevamo, mandorloni dalle mie parti; da piccola ne facevo scorpacciate, con quel sapore dolce e aspro che mi facevano strizzare gli occhi quando le masticavo e il "crok" del morso che rimbombava tutto intorno.
Solamente ora so che sono anche benefiche per la nostra salute: combattono il colesterolo cattivo, tengono a bada la glicemia, sostengono il sistema nervoso, nutrienti per la pelle, proteggono dai danni del sole e molto altro ancora, ma no, non sono anche meno caloriche di quelle secche, mi dispiace comunicarvelo in questo modo brutale!
Oltre a mangiarle fresche, in che modo possiamo utilizzarle? Ecco, vi lascio una ricetta curiosa da utilizzare per sorprendere i vostri ospiti in un aperitivo estivo in terrazza: "mandorle verdi sott'olio"


- 20 mandorloni
- 50 ml di vino bianco
- 50 ml di aceto bianco
- un cucchiaino di sale grosso
- Olio extra vergine di oliva

In una pentola portate a bollore il vino, l'aceto e il sale,  aggiungete le mandorle lavate
e fatele bollire per 5 minuti...



... quindi scolatele  e fatele asciugare tra due canovacci per tutta la notte


...infine mettetele in un barattolo sterilizzato e ricoprite di olio extra vergine di oliva. Riponete in un luogo fresco e buio; lasciatele insaporire un paio di settimane almeno prima di assaggiarle.



Che altro aggiungere... ditemi se vi sono piaciute!




E...state in Abruzzo knitting kal

  Anche se il clima dimostra il contrario è primavera e, accantonata la lana per un po',  la voglia di sferruzzare fili più "legger...