domenica 20 novembre 2022

KAL Rete8 Matinée - fascia per capelli di Antonella Marinelli




 Interrompo il ciclo di puntate del mio racconto per un evento speciale 😊

Dal 7 di ottobre scorso ho una mia rubrica in TV nella trasmissione Rete8 Matinée (canale 10 del dts oppure in streaming www.rete8.it). Ogni venerdì alle 12:00 sono lì, nel salotto di Paola De Simone, a parlarvi di fili e fare dei piccoli tutorial di lavoro a maglia. 

Un po' per divertimento, un po' per sfida, venerdì 18 ho "lanciato" un Kal, è un acronimo inglese a intendere Knit-a-long cioè lavorare insieme a maglia per un determinato periodo. E dov'è la novità? Vi verrebbe da chiedere! Ecco: è un'attività per cui un gruppo di "sferruzzine/i" avvia nello stesso momento (più o meno 😁 ) lo stesso progetto per lavorare insieme anche a distanza sui gruppi social in modo da potersi confrontare, scambiare idee, darsi consigli. In genere viene fissata una data di inizio e fine, tuttavia non è una gara, è un vero e proprio DIVERTIMENTO 😊

Questo Kal in particolare è TOTALMENTE GRATUITO, cioè non è necessario acquistare alcun pattern o filato, prendiamolo come gioco, un momento di relax per conoscere una tecnica nuova, se non avete mai sferruzzato, o per avere la scusa giusta per riprendere fili e ferri.

COME FUNZIONA

Il pattern è molto semplice, di seguito scriverò le spiegazioni, creeremo insieme una fascia per capelli con i punti base del lavoro a maglia: dritti e rovesci. Io vi consiglio di utilizzare un filato di medio spessore da lavorare con i ferri n. 5 o 6, ma voi siete libere/i di scegliere quello che più vi piace. Si lavora in verticale e l'unione potete farla a piacere applicandoci dei bottoni, oppure incrociata, o ancora con una cucitura semplice. 

Qui le foto dei tre esempi




Si inizia lunedì 21 novembre per terminare entro giovedì 15 dicembre. Tutti possono partecipare, è ammesso un solo lavoro di una stessa persona. Appena finita la fascia postate le foto nel gruppo FB " I campi di mais Bla Bla Knitt ", (dove io creerò una cartella per raccoglierle tutte) con l'ashtag #kalrete8matinee.  Venerdì 16 dicembre, nell'ambito della trasmissione Rete8 Matinée, tutte le foto verranno passate in video, tra tutte/i le/i partecipanti ne verrà estratta/o una/o che sarà invitata/o in trasmissione venerdì 23 dicembre (o ci sarà un collegamento video se impossibilitata a intervenire di persona).

Il gruppo I campi di mais Bla Bla Knitt è aperto a tutte/i, basta iscriversi e può essere utilizzato anche per confrontarsi, chiedere chiarimenti o condividere impressioni, è un caffè virtuale dove incontrarsi per scambiare quattro chiacchiere.

Ripeto: questo Kal è un gioco per condividere una passione comune e passare qualche momento di puro relax e magari prendendoci gusto (perché succederà) ne verranno fuori bellissimi regali per le persone a noi più vicine.

ISTRUZIONI

Occorrente

- 50 gr di filato di medio spessore

- ferri n. 5

-1 ago da lana 

- Facoltativo 2 bottoni

Campione 10X10= 12 maglie per 16 giri

La larghezza della fascia è di 13 cm, la lunghezza è pari alla circonferenza della testa

Punti utilizzati

Maglia rasata dritta: dr

Maglia rasata rovescia: rov

Maglia: m

Vivagno (maglia di margine): viv (passare la maglia a dritto senza lavorarla)

Ripetere: rip.

Esecuzione:

montare sui ferri 16 m.

1° giro: 1 m.viv., *2 m.dr., 2 m.rov.* rip. da * a * 2 volte, terminare con 3 m.dr.

2° giro e tutti i giri pari: 1 m.viv., lavorare a dr. le restanti 15 m.

3° giro: ripetere dal 1°

Raggiunta la lunghezza desiderata:

- per la chiusura con i bottoni: 1° giro lavorare 4 m.dr., chiudere 2 m., 4 m.dr., chiudere 2 m., 4 m.dr. - 2° giro 4 m.dr., avviare a nuovo 2m., 4 m.dr., avviare a nuovo 2 m., 4 m.dr. - 3° giro lavorare tutte le m. a dr. - 4° ferro chiudere a dr. tutte le m. - Al lato opposto, in corrispondenza delle asole, cucire i bottoni.

- per la chiusura intrecciata: metterò un video nel gruppo Bla Bla knitt

- Per la chiusura semplice: piegare a metà per la lunghezza la fascia tenendo il dritto del lavoro all'interno e, con l'ago da lana, cucire lungo il margine a punto indietro


BUON DIVERTIMENTO!!!!!


Questo è il link del programma del 18 novembre scorso, io sono al minuto 1:24:09

https://www.youtube.com/watch?v=f1yX80IH2DM





mercoledì 19 ottobre 2022

La storia di un filo - capitolo 2





(foto presa dal web)




Questa mattina mi sono alzata all'alba, se così può chiamarsi il cielo alle 5 in autunno. In effetti è ancora buio, la costellazione di Orione è ancora ben visibile, solo al di là della montagna che delimita il panorama dalla mia finestra, si comincia a vedere un timido biancore.

Oggi promette bene, staremo a vedere.

Metto su la moca. Il primo caffè della giornata è sacro per me e con sacralità lo preparo e poi quando inizia a borbottare è musica per le mie orecchie e nel silenzio della casa ancora addormentata, il suono si espande fino ad abbracciare l'aroma.

Mentre sorseggio il mio caffè accoccolata sul divano, metto in ordine un po' di idee. I filati per lo scialle li ho recuperati: uno è di cashmere sottilissimo di un beige appena accennato, l'altro è di seta color naturale ed è proprio la seta che stuzzica la mia fantasia. E' bella lucida e scivolosa, tuttavia vorrei conferirle un ché di particolare tipo tingerla con i fiori dello zafferano, una tintura leggerissima, quel tanto che basta per far risaltare il  cashmere e magari darle un ultimo bagno di galle, non so, farò le prove e intanto disegnerò i campioni dei punti.

Così, di prima mattina, mentre ero ancora immersa nel mio mondo di filati e colori, il suono di una notifica al cellulare mi fa trasalire. E' Luisa che, con un vocale, mi dice di vederci in centro per le 11. Così, secco! Come fa ad essere così agitata a quest'ora. Inutile cercare una scusa, rivedrò i miei programmi, dopotutto un po' di vita sociale in città non può che farmi bene.

Eccoci, due donne sconosciute fino a due giorni prima, sedute al tavolinetto di un bar in centro a sorseggiare caffè al torrone e parlare di filati, modelli, a sfogliare riviste di moda e, infine ecco la domanda: "Visto che, a quanto pare, ci capiamo a volo, perché non fai un abito anche a me per l'occasione?". Mi piacerebbe di tessuto di cashmere con inserti in maglia, di un colore non troppo appariscente, che non distolga l'attenzione alla sposa, tuttavia originale.

E Luisa parla, parla, e gesticola per sottolineare ciò che sta dicendo e io fatico a starle dietro: è il senso di terrore che mi assale per un impegno così importante. E' ovvio che la domanda non richiede una risposta, quindi ho chiuso gli occhi e mi sono buttata. Ho detto " Ok va bene" senza neanche accorgermene..

E' così tutte le volte che faccio una cosa nuova: chiudo gli occhi.

Forse capita a tutti non so. Io chiudo gli occhi quando bacio, chiudo gli occhi quando salto da un muretto, chiudo gli occhi quando do una risposta importante. Per quanto possa programmare, misurare, scegliere, le cose importanti nella mia vita le ho fatte alla cieca.


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L'ansia di interagire con Luisa così esuberante, capricciosa, iperattiva, è superata dal piacere di lavorare a dei modelli interamente creati da me.............................






mercoledì 5 ottobre 2022

La storia di un filo - capitolo 1








    Sono rientrata tardi a casa oggi.
E' stata una giornata frenetica con un appuntamento ostico, roba di tasse e di leggi e come se non bastasse è piovuto tutto il tempo. Quella pioggia continua e noiosa, gocce gelide del primo freddo autunnale e tutto quello che riuscivo a pensare era una doccia calda e rilassante. Il tepore dell'acqua che mi scivola addosso ha sempre avuto il potere di sciogliere ogni mio blocco e darmi la possibilità di lasciare andare tutti i pensieri negativi che il mio cervello costruisce con cotanta maestria.
    La casa è silenziosa, il resto della mia famiglia rientra tardi e io posso godermi la mia venticinquesima ora di puro relax.
    Nel mio angolo di lavoro inizio a mescolare il cesto delle matasse e dei gomitoli alla ricerca di una nuova idea, ho avuto una commissione per un giorno speciale e voglio trovare qualcosa di veramente unico.

    "Mia figlia si sposa, in inverno, che follia, e io vorrei regalarle uno scialle che possa avvolgerla come un caldo abbraccio, ma non so lavorare con i fili e anche volendo non ho il tempo e neanche la pazienza. Può aiutarmi lei?"

    E' così che Luisa è entrata nel mio laboratorio l'altro giorno, con aria trafelata, un pacco di riviste di maglia in una mano e campioni di filato nell'altra. Nel mentre riprendeva fiato io ho preparato un bel caffè con aggiunta di cannella e sarà stato l'aroma che ha profumato tutta la stanza o i colori dei miei fili impilati in una rientranza della parete che ci siamo trovate a chiacchierare come due vecchie amiche e così mi ha raccontato pezzetti della sua vita mentre io cercavo di ricavarne storie da intrecciare nello scialle. Già perché la parte più facile è mettere insieme il filo e i ferri per la confezione, l'uncinetto e l'ago per le rifiniture, lo schema per i motivi, poi sono l'umanità, la creatività e l'immaginazione che fanno il resto, solo così verrà fuori qualcosa che porterà con sé un pezzo di anima e questa è la parte più bella del processo di creazione.

    Ciao mamma, che stai a fare alla penombra? Ma ci vedi?

    La famiglia è rientrata.

Riprendo la mia giornata con altri racconti da ascoltare.


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    Questa mattina mi sono alzata all'alba, se così può chiamarsi il cielo delle 5 in autunno. In effetti è ancora buio..............
 

mercoledì 28 settembre 2022

La storia di un filo - Premessa


(foto presa dal web)

L'inizio di un viaggio

Se siete fortunate avrete ereditato da una nonna o magari una bisnonna una coperta di lana. E su quella coperta è intrecciata la storia di famiglia.
Avete dunque la possibilità di lasciarvi abbracciare dal suo tepore e immergervi nel trascorrere del tempo con la certezza che continuerà a passare ad altre generazioni così come è arrivata a voi. Da donna a donna.

Mia nonna materna non era ricca, per lo meno come lo intendiamo noi e la sua coperta non è di broccato o di seta o qualunque altro tessuto prezioso, tuttavia essenziale, come la definiremmo oggi. E' lavorata ai ferri con fili di lana colorati e i motivi ritratti ricordano il cielo d'inverno, le campagne ricche di frutti, gli animali che scorrazzavano nell'aia. L'ho messa in bella vista nel mio angolo di lavoro così da trarne ispirazione e trovare un collegamento perché la tradizione non è solamente ciò che ci è stato tramandato, non è un'immobile creazione del passato; è anche quello che noi creiamo oggi per trasmetterlo, a nostra volta, alle generazioni future che poi parleranno di noi.

Accarezzando la coperta vediamo come i fili stabiliscono un collegamento a volte voluto, altre del tutto casuale e mentre indugiamo sulle cuciture così precise, sui bordi usurati dal tempo, i colori a tratti sbiaditi, la mente apre il cassetto dei ricordi, quelli che abbiamo vissuto o quelli che ci hanno raccontato e che noi conserviamo come una preziosa eredità.

Immaginiamo la nonna seduta davanti la stufa con il suo cesto pieno di gomitoli e i ferri che scorrono veloci e sicuri tra le sue mani e il cuore pieno di amore e di certezze.

Sappiamo che la realtà era ben diversa, fatta di alzate all'alba per andare a fare la legna per l'inverno e poi gli animali da accudire, l'orto da zappare, il pranzo da mettere in tavola e i figli, le faccende domestiche. L'immagine idilliaca ci scalda e ci rassicura ma i tempi erano duri. Abbiamo ricordi addolciti dal passato che ci appare come un tempo in cui tutto scorreva lento e la quotidianità sembrava più semplice, questo perché la storia fa sbiadire la realtà come una coperta scolorita dai troppi lavaggi. In realtà non abbiamo l'esperienza di case troppo umide, piene di gelide correnti d'aria. Il nostro corpo non deve affrontare le dure giornate di lavoro ai campi, i lavaggi del bucato al fiume con l'acqua ghiacciata; le nostre spalle non si aprono dal dolore dopo ore di rammendi fatti a lume di candela. Non abbiamo idea di quali fossero i loro pensieri, le loro preoccupazioni, le loro emicranie o i loro sogni, progetti, aspirazioni. Siamo troppo lontane da loro; un'ora della loro giornata stroncherebbe la più robusta di noi.

A loro mancavano tutte le possibilità di scelta che abbiamo noi e che spesso ci lasciano una scia di insoddisfazione, tuttavia avevano la certezza di occupare il posto giusto, la consapevolezza della loro identità, la fiducia nell'importanza di ciò che facevano. Avevano il loro mondo, le loro piccole comunità.

La vecchia coperta che sto accarezzando mi fa capire che anche dalla fatica, dal lavoro duro e dei quasi nulli riconoscimenti dei loro meriti, può venir fuori un lavoro non solo bello, ma utile, attuale e intriso di racconti, in fondo è un atto di amore, una celebrazione della vita.

Io sono figlia di questa tradizione. Come potrei farne a meno?


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Capitolo 1

Sono rientrata tardi a casa oggi.

E' stata una giornata frenetica con un appuntamento ostico........
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............per il seguito bisogna che aspettiate la settimana prossima 😊

martedì 31 maggio 2022

Giocando ma non per gioco






 

Ecco in anteprima un'altra novità nei programmi dei corsi estate 2022

Giocando ma non per gioco

Gioco, Scoperta, Espressione, Libertà

Laboratori per bambine e bambini da 6 a 11 anni in cui imparare, attraverso il gioco e le attività manuali, a dare voce all'immaginazione di cui sono permeati.

Vi propongo 4  attività da poter ripetere anche a casa perché si utilizzano materiali di recupero o di uso comune nel quotidiano: Gli spaventaincubi (spaventapasseri di paglia), il sapone dei bambini,  L'aquilone acrobatico, I sogni son desideri (acchiappasogni). Hanno la durata di due/tre ore e potete scegliere di farli sia in laboratorio da me, a Fontecchio (AQ), oppure dove volete voi, basta che formiate un gruppetto di almeno 5 partecipanti e verrò io nelle vostre sedi nelle ore e nei giorni che vi saranno più congeniali.

Partire dall’esperienza, passare per il simbolo e arrivare al concetto, questo è il percorso che mi piace seguire con i bambini, avvicinarli all’arte attraverso il “fare”, l’osservazione della natura, la sperimentazione dei materiali, strumenti e tecniche e farlo insieme perché è più divertente e si apprende meglio.

Mi presento: Mi chiamo Antonella Marinelli e sono un'artigiana tessile specializzata in sartoria e maglieria. Ho un laboratorio/atelier a Fontecchio (AQ) dove creo e realizzo i miei manufatti. I valori sui quali l'ho costruito sono quelli di uno stile di vita capace di vivere il presente in modo consapevole e sostenibile per le persone e per l'ambiente.

Per maggiori info potete inviarmi una email a icampidimais@gmail.com oppure chiamarmi al  3393328228

domenica 29 maggio 2022

Impara l'arte e mettila da parte








In anteprima vi presento la locandina dei corsi estate 2022

Impara l'arte e mettila da parte

Corsi brevi creativi volti alla riappropriazione di antichi saperi per un rinnovato stile di vita etico, sostenibile, sano.

In un mondo economico che ci vuole sempre più consumatori, il saper fare è un gesto rivoluzionario che ognuno di noi può mettere in atto e non c'è bisogno di fare grandi cose per cambiare il mondo, basta iniziare dalle piccole cose per cambiare il NOSTRO mondo.

Fare acquisti consapevoli a sostegno delle piccole attività, scegliere sostanze biodegradabili con minor impatto ambientale, recuperare antiche pratiche in chiave moderna e in ultimo, ma non ultimo, divertirsi, divertirsi, divertirsi.

Vi propongo 3 corsi da mettere in pratica subito per cominciare ad acquisire nuove abitudini e stili di vita: il sapone fatto in casa, il sapone feltrato e la stampa botanica. Hanno la durata di due/tre ore e potete scegliere di farli sia in laboratorio da me oppure dove volete voi, basta che formiate un gruppetto di almeno 5 persone e verrò io nelle vostre sedi nelle ore e nei giorni che vi saranno più congeniali.

Mi presento per chi ancora non mi conosce.
Mi chiamo Antonella Marinelli e sono un'artigiana tessile, specializzata in sartoria e maglieria. Ho un atelier/laboratorio a Fontecchio (AQ) dove creo e realizzo i miei manufatti. I valori sui quali l'ho costruito sono quelli di uno stile di vita capace di vivere il presente in modo consapevole e sostenibile per le persone e per l'ambiente.

Per maggiori informazioni sui corsi potete contattarmi per email scrivendo all'indirizzo icampidimais@gmail.com oppure chiamarmi al +39 339 3328228

domenica 1 maggio 2022

5 buoni motivi per imparare a cucire






Perché imparare a cucire?

Parto da me. Ho imparato a cucire perché non trovavo mai indumenti della taglia giusta: troppo stretti, troppo lunghi, troppo audaci, troppo scuri, troppo cari.... insomma una giungla di "troppo" da cui mi stavo facendo inghiottire.

Un giorno ho detto basta. Ho trovato un corso di cucito nella mia città e ho cominciato da "come è fatta la macchina per cucire", sì, proprio come il primo giorno di scuola guida quando non si sa distinguere il pedale del freno da quello della frizione.

Cosa è successo? Che non mi sono più fermata. Da "che cos'è il dritto filo" a confezionarmi un cappotto è stato un viaggio bellissimo tra tessuti di ogni genere, fili colorati, bottoni (ah!!!la mia passione per i bottoni!!!), cartamodelli, matite, squadre (quanto odiavo le squadre a scuola!!) e tante altre cose....

Nel corso degli anni, dopo il primo motivo che mi ha fatto avvicinare all'arte del cucito ne ho trovati millemila altri, tuttavia tranquille(i) qui di seguito ve ne elencherò solo 5....forse! 

   PERCHE' IMPARARE A CUCIRE 

1) Per essere unica
Sia che tu faccia una modifica a un paio di jeans o che stia confezionando il cuscino perfetto per il tuo divano, sarà unico nel suo genere perché rispecchierà il tuo stile, i tuoi gusti e le tue esigenze. Ti sembra poco saper personalizzare ogni cosa che passa per le tue mani?

2) Per allenare il "problem solving"
Cucire vuol dire anche trovare la soluzione giusta per il manufatto che stai realizzando: la cucitura che chiude perfettamente una ripresa; la forma di una tenda che si adatti alla finestra; il modo di rinnovare la giacca del nonno e farla diventare una gonna; il costume strano di carnevale per una festa a cui sei stata(o) invitata(o). E l'elenco continua ancora.

3) Per soddisfazione personale
Partire da zero e vedere la tua creazione prendere vita passo dopo passo... anzi punto dopo punto, l'autostima aumenta, così come di pari passo la creatività, la gioia di riuscire a creare invade l'universo. Pertanto il tuo umore sarà (quasi) sempre alle stelle.

4) Perché è sostenibile
Sapendo modificare indumenti o complementi di arredo fare un giro nei mercatini dell'usato oppure rovistare nel cesto di "per il momento lo metto qui hai visto mai..."  e scovare stoffe antiche o accessori vintage oppure un abito dimenticato, sarà manna dal cielo per la tua creatività che ha già preso il volo, senza sottovalutare la seconda occasione che stai dando loro. Più sostenibile di così!

5) Perché è antistress
Cucire richiede concentrazione e calma e aiuta a svuotare la mente dai mille pensieri che l'affollano. Toccare il tessuto, lasciarlo scivolare tra i piedini della macchina per cucire e vederlo trasformare in qualcos'altro, giocare con i colori e le fantasie, scioglierà anche la tensione più ferrea. E' come meditare, è respirare aria pulita.

+1) Perché no? 


giovedì 21 aprile 2022

A B C del cucito - Corso di cucito per principianti




E' primavera!!! 
Che sia un giorno caldo e luminoso o uggioso e promettente pioggia, il ciclo delle stagioni dice che è ufficialmente arrivata la primavera. E voi? Non avvertite un insolito pizzicorìo alle mani che non vedono l'ora di rinnovare un abito che non indossate da un po', oppure il cuscino del divano ormai liso dal tempo e dai lavaggi, o riparare "quei bellissimi pantaloni così comodi!!"

Un oceano di idee da realizzare che si infrangono davanti alla macchina per cucire che non sapete utilizzare!

"A B C del cucito", corso di cucito per principianti è quello che farà al vostro caso.

Iniziate ora.
Iniziate da qui.

Questo sarà il vostro corso:
- se desiderate mettere in pratica i vostri progetti e avere aiuto e supporto;
- se non siete mai riusciti a farvi insegnare il cucito dalla mamma o dalla nonna sarta perché avevano poca pazienza;
- se il cucito è sempre stato l'ultimo dei vostri pensieri e improvvisamente è diventato essenziale;
- se il tuo sogno è quello di "cucirti" addosso un capo esclusivo;
- se vuoi espandere nel mondo tutta la tua creatività.

Esempi di argomenti trattati nel corso:
- Utilizzo della macchina per cucire e i suoi accessori;
- Impiego dei punti base  su macchina sia elettrica che elettronica;
- Tecniche di cucitura (cucitura base, zig zag, elastica, ecc...);
- Orli, rammendi e asole;
- Rifiniture e basi di cucito creativo (per gli accessori e complementi di arredo);
- Principali riparazioni dei capi di abbigliamento (allargare, stringere, cambio chiusure lampo);
 Approccio allo sviluppo modelli base su carta (gonna base o pantalone base o blusa base).

"A B C del cucito", corso di cucito per principianti inizierà il 9 maggio 2022 e terminerà il 6 giugno 2022, avrà la durata di 10 ore distribuite in 5 lezioni di 2 ore ciascuna e una ulteriore lezione on line supplementare da concordare per domande e risposte. Le lezioni si svolgeranno a Filetto (AQ), ogni lunedì con due opzioni di scelta di orario: mattina dalle 9:30 alle 11:30, pomeriggio dalle 15:00 alle 17:00. Il costo è di € 70,00 (fatturato) materiale escluso. Una macchina per cucire sarà disponibile tuttavia consiglio l'uso della propria.
Il kit da portare comprenderà: filo per cucire, filo da imbastire, ago, forbice, piccoli scampoli di tessuto (di riciclo) per la prova punti; un centimetro da sarta; un blocco per appunti, una penna, una matita, gomma per cancellare, una squadra.

Per qualunque informazione e per prenotare potete contattarmi inviandomi una email a icampidimais@gmail.com oppure chiamarmi al 3393328228

Vi lascio con una citazione di Van Gogh a cui sono molto affezionata: "Faccio sempre ciò che non so fare per imparare come va fatto" 

sabato 12 marzo 2022

Maglia al Museo




All'interno della storica cornice del Museo delle Genti d'Abruzzo, dialogando tra artigianato e arte, in punta di ferri, entra il lavoro a maglia e quale posto migliore in cui poter sferruzzare!

Vi chiederete: che senso ha fare un corso di lavoro a maglia? Quale utilità potrei trovarci? Ha forse il potere di cambiarmi la vita?


Se proprio siete amanti di elenchi numerati, potrei elencarvi almeno 5 motivi per cui lavorare a maglia:
1) Riduce lo stress
2) Ritarda l'invecchiamento del cervello;
3) Abbassa i battiti cardiaci diminuendo l'ansia
4) Aiuta a regolare la respirazione
5) Aumenta la concentrazione
6) Si allena la consapevolezza di sé
7) Lenisce gli attacchi di panico
8) Incrementa la creatività
9) Alimenta l'autostima
10) Punto dopo punto ci si ritrova... un maglione :)

...è vero sono 10 i punti e potrebbero essere molti di più, la verità è che un lavoro creativo come quello della maglia fa davvero bene, quindi perché non provare?


Superato il cliché dell'equazione "Lavoro a maglia=nonna", ormai sdoganato si sferruzza dappertutto e noi? Noi lo faremo in un posto magico dove il passato, il presente e il futuro dialogano allegramente e i nostri fili riannoderanno tutte le storie creandone di nuove.


I corsi al museo inizieranno l'ultimo fine settimana di marzo e continueranno fino a maggio. Alcuni sono in formula week end, altri full immersion di un giorno a seconda delle tecniche trattate. 
Ogni corso ha la formula tutto compreso e chi parteciperà avrà a disposizione il filato sufficiente a realizzare il progetto del corso in questione, l'attrezzo da utilizzare (ferri, uncinetto, forcella ecc...), le istruzioni del manufatto, la dispensa sull'argomento trattato.
Queste sono le date:
- 26-27 marzo - corso base di lavoro a maglia. E' rivolto a chi approccia per la prima volta il lavoro a maglia con i ferri o chi ha imparato le base in passato e vuole rinfrescare la tecnica. Ha la durata di 14 ore distribuite in due giorni (dalle 10:00 alle 17:00)n e si realizzerà uno scialle classico  
- 2 aprile - Corso di pizzo forcella. E' rivolto a chi sa lavorare con l'uncinetto, ma anche ai principianti. Ha la durata di 8 ore distribuite in un'unica giornata, si realizzerà una stola con il punto base del pizzo forcella.
- 9 aprile - Corso intermedio di uncinetto. Rivolto a chi conosce i punti base del lavoro a uncinetto e anche saltuariamente lo lavora. Ha la durata di 8 ore distribuite in un'unica giornata, si realizzeranno le tipiche piastrelle della nonna per confezionarne un cappello estivo o una borsettina portaoggetti.
- 30 aprile/1maggio - Corso intermedio lavoro a maglia. Rivolto a chi pratica anche saltuariamente il lavoro a maglia con i ferri; ha la durata di 14 ore distribuite in due giorni e si realizzerà un modello base di cardigan senza maniche con la tecnica top down (unico pezzo senza cuciture) a ferri circolari.
- 15 maggio - Corso di uncinetto tunisino doppio gancio. Rivolto a chi sa lavorare all'uncinetto, ma anche ai principianti, ha la durata di 8 ore distribuite in un'unica giornata e si realizzerà una borsa shopper/sacca da mare lavorata in tondo senza cuciture.
- 22 maggio - Corso avanzato di lavoro a maglia. Rivolto a chi pratica regolarmente il lavoro a maglia con i ferri e ha bisogno di approfondimenti sulle rifiniture e confezionamento; ha la durata di 7 ore distribuite in un'unica giornata, si realizzeranno delle campionature delle diverse tecniche.


Ce n'è per tutti i gusti, non avete che da scegliere :)

Vi lascio con una citazione di Elisabeth Zimmermann che rispecchia in toto il mio pensiero:
"...Ora arriva quella che forse chiamo in modo esagerato la mia filosofia del lavoro a maglia. Come molte filosofie, è difficile da esprimere in poche parole. I suoi principi principali sono il divertimento e la soddisfazione, accompagnati da parsimonia, inventiva, un'apparenza di ingegno e, soprattutto, intraprendenza."








 

giovedì 27 gennaio 2022

Di ferri e di lana

 


“Mi piace pensare che l’inventore del lavoro a maglia, che giocava con bastoncini e fibra sulla soglia assolata della sua caverna, o che rimirava il suo lavoro vicino al fuoco scoppiettante, guardasse un lavoro a punto legaccio, il pane quotidiano della maglia, il punto base, sicuramente il prototipo” (Elisabeth Zimmerman).

Ognuno di noi ha una passione che assorbe più o meno le nostre giornate, la mia è il lavoro a maglia, ormai è risaputo.

 Quando vedo un bel quadro, un albero, un prato fiorito, un panorama mozzafiato, il mio primo pensiero è come adattare quell’immagine ad un intreccio di fili e, senza rendermene conto, con il dito inizio a disegnare in aria il motivo per capire se il punto funziona con il disegno che ho in mente. Poi passo alla scelta del filato che deve essere di buona qualità, resistente alla lavorazione e morbido e confortevole allo stesso tempo; inutile dire che io scelgo la lana.

 Non c’è una ragione scientifica per cui la lana debba essere meglio di qualunque altro filato, ma io ci sono affezionata, so che è calda, soffice, immortale e lavorarla mi rilassa. Il filato è quello che determina la buona riuscita di un progetto, non si può rovinare tutto cercando di risparmiare qualche spicciolo utilizzando materiale mediocre, ricordiamoci che è il nostro progetto, realizzato con le nostre mani, frutto della nostra fantasia e creatività.

 Altra cosa da scegliere con cura sono i ferri. In commercio se ne trovano di diversi materiali, dall’alluminio alla plastica al legno;  per i collezionisti ce ne sono anche di osso, di bambù, di vetro. Io utilizzo quelli in legno perché oltre che belli li torvo molto pratici: assorbendo il sudore dalle mani rendono scivoloso il lavoro premettendomi di sferruzzare anche nei lunghi e caldi pomeriggi estivi. Due righe a parte meritano i ferri circolari che sono composti da due punte unite fra loro da un lungo cavo di plastica, permettono di lavorare in tondo senza cuciture di rifinitura come ne caso di cappelli, calzettoni, ma anche maglie, cappotti ecc…

A parte tutte queste notizie tecniche ricordate che qualunque cosa abbiate in mente di realizzare, sferruzzare è una terapia manuale e mentale; è come meditare. E’ divertente, rilassante, confortante, aiuta a pensare. E’ una gran bella avventura.

"Posso lavorare a maglia. Lavoro a maglia tutto l'anno, giorno dopo giorno. È la mia passione e raramente lavoro a maglia la stessa cosa due volte allo stesso modo". (Elisabeth Zimmerman docet)

lunedì 10 gennaio 2022

Corsi & Co.



 

Chi mi segue in questa rubrica ormai ha un quadro abbastanza completo del tipo di lavoro che svolgo, come lo svolgo e quanto mi piaccia farlo. “Lavortimento” è un termine che ho coniato parlando con un’amica, ma questo non deve ingannare perché dentro questa parola c’è tanto studio e tanta ricerca e non ultima molta esperienza che si fa sul campo, risultato di infinite prove, molte fallite, alcune riuscite e ogni volta si rincomincia perché si ha sempre davanti una situazione diversa e persone diverse. Oggi voglio parlarvi dei laboratori o workshop se volete, per adulti e bambini. Bruno Munari, artista e designer italiano, interessato a quelli che sono i temi di sviluppo della creatività e della fantasia nell’infanzia, parlava di laboratorio come “luogo della migliore educazione, la creatività come ricerca sincera di varianti”.


Forse non tutti sanno che prima di proporre un workshop faccio una lunga ricerca sul tema che voglio proporre. E’ una vera e propria fase di studio e di progettazione che può durare molto tempo. Lo sperimento in prima persona perché è necessario che vengano provati i materiali giusti, vengano scelti i gesti e le azioni corrette, le variabili possibili perché è necessario capire in quali direzioni potrebbe andare. Quest’ultima fase è forse la più importante perché determina la buona riuscita di un laboratorio.



All’inizio di ogni attività racconto sempre un po’ della mia storia, e la storia dei materiali che verranno utilizzati per entrare insieme in un mondo diverso da quello vissuto abitualmente, più rallentato e emozionale, una volta varcata la soglia dell’universo creativo dico ai partecipanti come fare, mai cosa fare per rispettare l’individualità e la fantasia di ognuno.



Oggi è importante imparare a scegliere tra la miriade di cose che offre il mercato, per i bambini certamente, ma anche per gli adulti. Il risultato di queste attività banalmente vengono chiamati “lavoretti”, uguagliando ogni proposta. E’ un termine doloroso che non racconta di quella preparazione che ci vuole per progettare un buon laboratorio, né dell’esperienza che è necessaria per condurlo; è un termine che soprattutto non rende giustizia alla serietà che ci mette il bambino o l’adulto quando si appresta a fare una cosa sua, unica quindi, perché sono proprio queste attività che danno luogo alla creatività, alla libertà, alla sperimentazione, alla scoperta, all’apprendimento e alla capacità di osservazione. E’ anche per questo motivo che nei miei corsi non mostro prototipi perché potrebbero condizionare. Io mi limito a dare gli strumenti necessari per poter lavorare, il resto è personale. Partire dall’esperienza, passare per il simbolo e arrivare al concetto, questo è il percorso che mi piace seguire; avvicinare le persone all’arte attraverso il “fare”, l’osservazione della natura, la sperimentazione dei materiali, strumenti e tecniche e farlo insieme, per capire.



“Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere tutto quello che si vuole, colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose… La semplificazione è il segno dell’intelligenza”, questo succede in un laboratorio si scompongono le complicazioni e, alla fine se ne esce fuori rinforzati. 



E...state in Abruzzo knitting kal

  Anche se il clima dimostra il contrario è primavera e, accantonata la lana per un po',  la voglia di sferruzzare fili più "legger...