domenica 19 ottobre 2014

Take a breath





Quale è stato il momento esatto in cui abbiamo deciso che la Natura, Madre di tutti gli uomini, dovesse essere mandata ad una casa di riposo e lì abbandonata salvo andarla a trovare una o due volte l'anno in maniera scomposta e chiassosa e senza portarle neanche un piccolissimo presente?
Non prendiamo scuse inutili tipo quella che andiamo sempre di corsa per via dei milioni di impegni che ci riempiono le giornate, quando sappiamo benissimo che, se continuiamo a trascurarla in questo modo, non avremo più giornate da riempire!
Prendiamo fiato ogni tanto e guardiamoci intorno e godiamo dei colori che infiammano i boschi piuttosto che i parchi cittadini o solamente l'albero che resiste coraggioso in mezzo ad un marciapiede.... Non ci vuole molto, basta prenderci dieci minuti al giorno tra un impegno e un altro e rallentiamo il passo. Non serve andare in montagna o in riva al mare o al lago, non serve percorrere chilometri di strada, basta andare nel parco...ogni città ha un parco: grande, piccolo, un giardino appena, non ha importanza, rallentiamo!
Io vi presento il mio, a due passi dalla città (beh! città è una grande parola...a due passi da casa è l'espressione più appropriata!!!) , sembra di stare in alta montagna e invece è dall'altro lato della strada!!!!


Si tratta del piccolo Santuario della Madonna D'Appari che si trova a Paganica, comune de L'Aquila. E' una piccola chiesetta incastonata nella roccia meta antica di pellegrinaggi...






(Particolare degli affreschi all'interno)

Intorno alle mura è tutto un intrico di edera, cespugli di biancospino, alberi di ippocastani, noci, mele selvatiche, e un delizioso ruscello che intona un'allegra musichetta insieme al vento che si diverte a solleticare le gole della roccia.









Impegniamoci a prendere fiato ogni tanto e riflettiamo su come siamo stati fortunati noi a "sentire" la natura anche attraverso i versi dei poeti, le parole degli scrittori, le note dei musicisti....al contrario, i nostri figli, stanno avendo in cambio libri, musiche e poesie che parlano di morte, distruzione e guerre!


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