Eccoci a Febbraio, un mese per me ricco di emozioni. E' il mese in cui sono nata e sono stata battezzata, è il mese di San Valentino ed è anche il mese in cui mi sono sposata.
Mi perdonerete, quindi, se parlo in prima persona.
Non sapendo che colore scegliere per l'occasione, ho preso il Bianco: quello che racchiude tutti gli altri.
Bianco come la neve, la spuma delle onde, come le stelle di ghiaccio, come il bagliore della luna piena, bianco come le nuvole in primavera, come l'unicorno delle favole, come la panna, bianco.
Chiarisce le idee, trasmette sensazioni di libertà, riappacifica la mente, ma basta farlo passare attraverso un cristallo ed eccolo pronto a ricolorare le nostre giornate.
Godiamoceli questi colori e fermiamoci ogni tanto perché domani non sarà più come oggi (è inutile ripeterci che San Valentino per noi è tutti i giorni... perché non è vero, sappiamo che non lo è). C'è una poesia che descrive perfettamente questa disattenzione che abbiamo per le nostre giornate è di una poetessa che ho scoperto da poco, ma che mi ha rubato immediatamente il cuore: Wislava Szymborka. Nome impronunciabile, al contrario dei suoi scritti. Con ironia e parole di una semplicità disarmante riesce ad evocare enigmi esistenziali a cui noi stessi facciamo fronte ogni giorno.
Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.
Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.
Inspirazione, espirazione, un passo dopo
l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.
Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.
Nessun come e perché –
e da dove è saltato fuori uno così –
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.
Ero come un chiodo piantato troppo in
superficie nel muro
(e qui un paragone che mi è mancato).
Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter
d’occhio.
Su un tavolo più giovane da una mano d’un
giorno più giovane
il pane di ieri era tagliato diversamente.
Le nuvole erano come non mai e la pioggia
era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.
La terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.
E’ durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.
Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
Buon giorno di San Valentino a tutti.
Nessun commento:
Posta un commento