“Tradizione non vuol dire culto
delle ceneri, ma custodia del fuoco” (Gustav Mahler)
Omaggiare la tradizioni non vuol
dire lasciare alle “ceneri del fuoco” il compito di portarci le immagini di un
tempo che fu; è molto di più, è tenere vivo quel “fuoco” che brucia nelle
strade tracciate dalle vite di chi abita la nostra terra e alimentarlo con
storie evocative capaci di entrare nei nostri cuori fino a farne vibrare ogni
cellula e di lì uscire rinnovate pronte per essere riutilizzate ancora e
ancora, di generazione in generazione, perché le tradizioni non sono fatte per
essere chiuse in un cassetto come vecchie cartoline e cacciarle fuori solamente
per essere messe in mostra!
Le tradizioni sono il nostro passato, il nostro
presente e il nostro futuro.
In qualunque posto vogliamo
andare, qualunque obiettivo ci prefiggiamo di
raggiungere, il nostro punto di partenza sono loro, le tradizioni. Se
non le conosciamo, se le abbiamo dimenticate, se le ignoriamo intenzionalmente,
come facciamo a tracciare nuove strade? Come possiamo credere di fare a meno di
tutto il sapere che ci hanno lasciato i nostri nonni? Come possiamo ripagarli
di tutti i sacrifici, il lavoro, le lotte che hanno fatto per lasciarci un
mondo migliore di come lo hanno trovato loro?
Le tradizioni sono le nostre
radici, il punto da cui partire per vedere il mondo in un’altra angolazione e
per poterle innestare con altre radici creando altri “alberi” magari più forti
e rigogliosi.
Questo è quello che cerco di fare
con il mio lavoro: partendo dal filo di lana che rappresenta in maniera
assoluta la nostra terra, intreccio storie che possano riempire gli spazi
lasciati vuoti, ridare voce alle memorie mute e nuova vita a capacità
inutilizzate da tempo.
Quando racconto i miei intrecci
non disegno schemi fatti di numeri e simboli rinchiusi in una pagina
quadrettata, ma descrivo i colori dei pascoli in montagna, il rumore degli
alberi mossi da vento, i rintocchi delle campane portati dall’eco, la fatica
dei pastori che in qualunque situazione meteorologica escono con il loro gregge.
Mi piace far riemergere storie che avvolgano le persone che mi ascoltano e le scaldino come una morbida mantella.
Ricordare per riattivare il
cuore. Riattivare il cuore per prendere coraggio e ripartire.
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