martedì 27 ottobre 2015

Una rosa è una rosa è una rosa






Con la fine del mese di ottobre arriva anche l'orario invernale: lancette indietro di sessanta minuti e il tempo non passa mai. All'improvviso si fa buio e  ancora non siete pronti per affrontarlo. Avete finito di adempiere gli impegni quotidiani, la casa è ancora vuota; avete un'ora libera e non vi sembra vero!
Se non intendete uscire, non volete accendere la tv e non iniziate un altro libro perché ancora state"digerendo" quello che avete appena finito, ho l'alternativa giusta per voi: rovistate nel vostro cesto dei lavori e prendete una rimanenza di filo e un uncinetto, faremo un fiore milleusi!
Pronte? Bene!
Iniziate con tre catenelle e chiudetele a cerchio con un punto bassissimo; dentro il cerchio lavorateci 5 punti bassi, il secondo giro lavorate 2 punti bassi nel punto basso precedente e 1 punto basso nel successivo, ripetete altre due volte. Il terzo giro lavorate 3 mezzi punti alti ogni punto basso precedente; il quarto giro 6 mezzi punti alti ogni punto precedente; il 7 giro rifinite tutto con un punto gambero. 
Visto? Più lungo a spiegarlo che a realizzarlo! 


Lo potete utilizzare come profuma ambienti se ci mettete due gocce del vostro profumo preferito, come chiudi pacco, come decoro per un cappello


...come portachiavi, pendenti per decorazioni natalizie (visto che è quasi ora!!) o giusto per il gusto di farli... non c'è limite!




Non importa l'uso che ne farete, sono comunque frutto della vostra fantasia. Sbizzarritevi con i colori e, se magari utilizzerete mohair e lurex, saranno perfetti per composizioni floreali natalizie mescolati con vischio e edera.
Bene la vostra ora libera è finita, ma il sorrisetto di soddisfazione illuminerà il vostro viso per tutta la serata con buona pace di tutta la famiglia!!
Buon divertimento :)

venerdì 23 ottobre 2015

Il posto dei ricordi




 



Ho sempre sentito dire che il cuore è il posto dove si nascondono le emozioni e il cervello è la parte più razionale di noi, quella che ci fa stare con i piedi piantati per terra. Beh! Io dissento da tutto questo, penso che il cervello sia una macchina ancora più ingegnosa, che faccia finta di essere razionale in realtà è lui che tiene sotto scacco il nostro cuore e ne ho avuto l'ennesima prova poche sere fa quando una mia amica mi ha regalato una cassetta di melecotogne (grazie Gabriella!!! :) ). Appena le ho prese in mano l'odore che emanavano mi ha fatto salire un brivido lungo la schiena che mi ha catapultato indietro nel tempo fino a quando ero bambina. Mi sono ritrovata alla cucina rustica della casa di mia nonna e la vedevo rimestare la polpa delle melecotogne nel paiolo di rame sopra la stufa a legna mentre io preparavo le formine dove sarebbe stata versata, sì perché mia nonna faceva una marmellata "solida" di quella che si taglia a fette e si mangia con il formaggio pecorino o con la ricotta, o sul pane tostato con il burro... C'è stato un momento che ho pensato, sorridendo,  alle "petite Madelaine" di Proust, e ai suoi 7 (dico sette) volumi di saggio per andare alla Ricerca del suo tempo perduto.
Lasciamo che Proust si rigiri tranquillamente nella tomba dopo il mio indegno paragone e torniamo a noi... Come farmi sfuggire un'occasione così? Tante melecotogne tutte mie! Il giorno dopo stavo all'opera cercando di ritrovare nella mia memoria uno straccio di ricetta per ricreare quella magia...e questa mattina abbiamo "colazionato" con la mia marmellata solida di melecotogne (che poi ho saputo che al resto del mondo è conosciuta anche come Membrillo...)! 
Se volete provare a farla, io l'ho fatta così: ho preso una decina di melecotogne, le ho lavate e le ho messe in una pentola sul fuoco, le ho portate a ebollizione e le ho lasciate cuocere per 30 minuti; le ho scolate, tagliate a pezzi, passate con un passaverdura (questa è la parte più noiosa oltre che faticosa...), ho pesato la polpa, l'ho rimessa nella pentola e ho aggiunto una pari quantità di zucchero e un bicchierino di brandy


...l'ho lasciata cuocere per altri 30 minuti affinché si sciogliesse bene lo zucchero e l'ho frullata con il pimer per renderla  più cremosa; nel frattempo ho messo la carta forno a degli stampi da plum cake e ci ho versato la polpa dentro; ho messo gli stampi in un luogo fresco e, prima di andare a dormire, li ho messi in frigo. Questa mattina si presentava così:

  
Che dire: deliziosa!
Grazie cervello per avermi fatto tornare indietro nel tempo, avevo proprio bisogno di una coccola!!!




P.S.: tornando alle "petite Madelaine", per inciso, anche a me ricordano l'infanzia; io le chiamavo barchette!







martedì 20 ottobre 2015

Odore di fuoco e di castagne





I primi giorni d'autunno riempiono l'aria di magia.
 Ho archiviato definitivamente tutti i ricordi estivi e sto iniziando a godere dei colori e profumi della nuova stagione e iniziare la giornata con un velo di nebbia che scende dai monti non mi intristisce affatto, anzi mi da modo di definire nuovi progetti, fare nuovi lavori e, magari trafficare con gli attrezzi da cucina visto che questo è anche il periodo delle marmellate...
Questa mattina era iniziata così:




...lavoravo tranquillamente a un nuovo progetto a pizzo forcella... e nel tardo pomeriggio è finita così:


Ma come fa un lavoro a maglia a trasformarsi in marmellata di castagne? Magia? Incantesimo? Bidibidobidibù? ...Niente di tutto questo!! Io vi dico come ho fatto, voi provateci e vedete se vi riesce!!!
Allora per prima cosa dovete avere un amico che possiede un castagneto e vi invita a raccogliere castagne...


Una volta a casa ne pesate 1 Kg e le mettete a cuocere in una pentola coprendole di acqua e unendoci 3 foglie di alloro. Quando avranno bollito 30 minuti le scolate e iniziate a pelarle...



...lo so è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!!
Una volta pulite ci unite 2 bicchieri di acqua calda e frullate il composto...



...nel frattempo in un altro pentolino far sciogliere 300 gr di zucchero in 200ml di acqua e un bicchierino di brandy, portare a ebollizzione e tenerlo per 15 minuti fino a farlo diventare uno sciroppo, quindi aggiungerlo al comporto frullato...


Far bollire il tutto (continuando a girare) altro 30 minuti e... invasare chiudendo i barattoli ancora caldi in modo da far formare il sottovuoto.


Visto? Nessuna magia, solo un po' di tempo e tanta allegria......
Come dite? Il lavoro a pizzo forcella? Ah! beh! per quello ho bisogno di un'altra giornata!!!!
Buon divertimento e, mi raccomando, voglio sapere come vi è venuta!!!!!

martedì 13 ottobre 2015

Mani che intrecciano








Per quanto ognuno di noi girovaghi per il mondo sia per lavoro che per piacere, a volte si ha bisogno di un buon motivo per esplorare posti magari vicinissimi ma a noi sconosciuti....
A me è capitato grazie all'Associazione Culturale per l'arte dell'intreccio "Salicevivo" (www.salicevivo.com ).
A settembre scorso si è svolta c/o i locali della Data del Palazzo Ducale, la manifestazione "Mani che intrecciano"...


...sono stata invitata per il settore "intrecci alternativi" - fili :)
Mai visto tanti cesti di fatture e tecniche diverse tutti insieme in vita mia..., e poi intrecci di carta, intrecci di paglia, intrecci di fuselli, intrecci di nodi e, dietro a tutto questo groviglio, c'erano le persone, belle persone! Mi sono sentita a casa perché ero circondata da gente che parlava la mia stessa lingua, dai mille interessi che vedeva il mondo nelle stesse mie angolature e, per questo, devo ringraziare la mia amica Betta che mi ha invitato e tutti gli altri (Salicevivi e salicevizzati!!!) che mi hanno coccolata dal primo all'ultimo giorno!!!


A distanza di un mese ancora ho in bocca il dolce sapore di quei giorni (e anche del pane al mosto, del formaggio e mille altre prelibatezze locali...)
Se anche voi che mi state leggendo avete bisogno di un valido motivo per visitare le terre di Urbino...eccovene uno: il fine settimana 24 e 25 ottobre l'Associazione sta organizzando un work shop  a tre moduli per chi ha voglia di imparare ad intrecciare fili con la Forcella o l'Uncinetto Tunisino o con il Telaietto Tubolare... si possono fare tutti e tre o soltanto uno, a voi la scelta!
In questo link troverete tutte le info necessarie: 
https://www.facebook.com/events/1637491749870137/

Pizzo forcella

uncinetto tunisino
telaietto tubolare

Inoltre sarà una bellissima occasione per ammirare tutta la bellezza di questo angolo delle Marche in una stagione così affascinante e piena di colori come l'autunno!
Questo è il link in cui trovare tutte le info su Urbino e dintorni:
http://www.fotoinviaggio.com/visitare-urbino-in-un-giorno-cosa-vedere-mappa/
Non avete più scuse,le iscrizioni si raccolgono fino al 20 di ottobre telefonando al n. 3405753502







E...state in Abruzzo knitting kal

  Anche se il clima dimostra il contrario è primavera e, accantonata la lana per un po',  la voglia di sferruzzare fili più "legger...