giovedì 30 aprile 2015

Il tempo delle chiacchiere






Da questo articolo inizio un po' a giocare e ogni settimana scriverò di Diomira e Paris. E' un racconto raccontato della vita di una coppia vissuta in uno dei paesi abruzzesi incastonati tra la montagna e il mare. Racconteranno la loro vita, il loro amore, il loro lavoro, le loro gioie, i loro progetti, la loro famiglia e le loro parole si intrecceranno con divertenti aneddoti, strane ricette, modi di dire e di fare ormai dimenticati.....
Non vogliono essere nostalgici, vogliono ristrutturare le fondamenta delle nostre radici per darci la possibilità di andare ovunque nel mondo la nostra vita ci porti!
Buon divertimento! 

Regaliamoci un po' di tempo

Diomira e suo marito Paris, con tanto lavoro, erano riusciti a costruirsi una casa proprio alla fine del paese, ai piedi di una collina piena di mandorli e meli. Era un posto che Diomira adorava, perché, tra una faccenda domestica e un lavoro nei campi, ci si andava a rifugiare con le sue amiche per ricamare o tessere o filare…. A volte era un punto di riferimento per la gente del vicinato che ci si riuniva spesso anche per festeggiare un buon raccolto, una buona vendemmia, una nascita o un matrimonio…..
A distanza di molti anni questa casa è diventato anche il posto preferito dei suoi nipoti che non perdono occasione per andarci a trascorrere un po’ di giorni di vacanza e non c’è bisogno che vi descriva lo stato d’animo di Diomira!!! Uno dei suoi momenti preferiti è prendere i nipoti di turno e sedersi con loro ai gradini delle scalette del corridoio e raccontargli le avventure della sua vita… Una delle cose che la vostra generazione ha perso, dice, è il tempo; tra tutte le cose avete lasciato che  andasse via quella più importante. Lo avete talmente programmato e andate così di corsa che neanche fate più caso al sole che tramonta, o ai disegni delle nuvole in cielo, o al trascorrere delle stagioni o, peggio, alle vostre emozioni!
Ha ragione. Ai suoi tempi l’orario era una cosa senza senso; le ore della giornata erano scandite dai rintocchi della campana della Chiesa; dal pastore che usciva con il gregge sempre alla stessa ora a prescindere dal tempo meteorologico; dal parroco che andava a ritirare la sua bottiglia di latte alla stalla del vicino….. Oggi noi non facciamo che rincorrere le lancette dei nostri orologi e, per non farci più infastidire, ne abbiamo eliminato anche il ticchettio. Ovvio che non possiamo più rallentare, ma ogni tanto concediamocelo il gusto di una sana e rigenerante chiacchierata con un’amica, o con nostra mamma o con i nostri figli, con il nostro compagno; fa bene al cuore e alla mente!


…In attesa di altre storie rilassiamoci sferruzzando un bel cappello! Oggi parliamo della tecnica dei ferri accorciati!
Avete bisogno di 100 grammi di lana o cotone (50 gr per ogni colore) , 1 paio di ferri n. 5, 1 ago da lana a punta arrotondata, 1 uncinetto n. 5 e 2 ore del vostro tempo.
Avviare 40 maglie. 1° e 2° ferro, con il primo colore lavorare a dr.; 3° e 4° ferro, con il secondo colore, lav 38m, voltare (per evitare la formazione di buchi voltando, dopo la 38° m portare il filo dav il lav, passare senza lavorarla la m seguente al ferro sx, voltare, riportare il filo dietro il lav e ripassare la m non lavorata al ferro dx); dal 5° al 12° ferro lavorare sempre diminuendo 2m ogni ferro dispari e cambiando colore ogni due ferri. 13° ferro lav a dr 32m (per evitare la formazioni di buchi aumentando, prima di voltare passare l’ultima m sul ferro dx, prendere col ferro sx il filo del giro precedente, ripassare la m al ferro sx e lavorarle insieme a dr); 14° ferro a dr. Dal 15° al 22° ferro continuare aumentando 2m ogni ferro dispari e cambiando colore ogni due ferri fino a lavorare di nuovo 40m. Eseguite allo stesso modo altri tre spicchi e chiudere il lavoro. Cucire, con l’ago da lana, i bordi a punti nascosti e, a piacere, fare un giro di punto indietro con l’uncinetto al bordo del cappello.


Come sempre buon divertimento e alla prossima settimana con le altre storie di Diomira e Paris.


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